Oggi voglio osservare con te da vicino il concetto di libertà basandoci su due stili di vita diversi: sedentarismo e nomadismo.
Inizio subito dicendo che a parer mio non esiste una scelta giusta o sbagliata ma solo la scelta giusta per te, per i tuoi bisogni.
Le persone che definirei come sedentarie al giorno d’oggi sono persone che hanno scelto di vivere in un posto e costruiscono tutta la loro vita ( famiglia, casa, lavoro, passioni, studi) senza tenere in considerazione la possibilità di cambiare.
Essere ”fermi” in un posto ha tanti aspetti positivi : puoi costruire una vita basandoti sui tuoi piaceri, puoi trovare un lavoro stabile, puoi comprare un immobile che ti regala protezione dal mondo esterno, puoi portare avanti rapporti in maniera più semplice.
Poi c’è l’altro lato della medaglia, una volta che decidi di fermarti, soprattutto a una giovane età, tendi ad accomodarti alla vita di tutti i giorni e probabilmente lasci andare sogni e desideri che possano mettere a rischio tutto ciò che hai costruito.. ed ecco la paura, la paura che ti blocca e che ti porta tanta rigidità nel corpo, nella mente e nelle emozioni, ma soprattutto smette di farti dialogare con te stesso.
Il nomadismo è un mondo diverso, una filosofia di vita che ti porta lontano da questo tipo di paura, tendenzialmente le persone che scelgono questo stile di vita hanno fame di vita, (non che non ci sia nelle persone che decidono di fermarsi) e vige una regola sacra : fai ciò che ti dice il cuore, senza attaccamento.
Queste persone si spostano da un continente all’altro cercando lavoro e adattandosi, oppure hanno la possibilità di lavorare online, o hanno un bel conto in banca che gli permette di stare e vivere ovunque senza pesi.
Quali sono gli aspetti positivi di una persona che sceglie il nomadismo? Sicuramente non avere grosse responsabilità come una casa comprata, la possibilità di conoscere l’essere umano sotto tanti aspetti e quindi di guardarsi più a fondo, la possibilità di imparare cose nuove e di provarle su se stessi, una crescita mentale molto più ampia sotto alcuni aspetti.
Come per i sedentari anche i nomadi hanno da affrontare i loro lati negativi : non avere un posto da poter chiamare casa, non sapere se ciò che stai facendo resterà, mettersi spesso in discussione visto che la società di oggi ti porta ad essere sedentario, il discorso dell’età, imparare a lasciare andare tutto (oggetti, persone, luoghi, abitudini).
Ma quindi chi si può considerare veramente libero? Libero da cosa?
Secondo me le persone libere sono quelle consapevoli, quelle persone che, sedentarie o nomadi che siano, fanno ciò che sentono di fare. Sono quelle persone che si lasciano guidare dal loro istinto e non hanno paura di fare la cosa sbagliata (secondo gli altri) .
Personalmente ho vissuto per 3 anni una vita che non mi assomigliava, che non centrava niente con ciò che desideravo e l’ho capito grazie al mio corpo, lui mi parlava, anzi vibrava come un tamburo pieno di tristezza e rabbia.
Ora, grazie a quell’ascolto, sono qua, pronta per partire insieme all’amore della mia vita per un nuovo viaggio in giro per il mondo.
Ho 27 anni, non ho una casa e non ho intenzione di averne una al momento, so solo che sono arrivata a lavorare su di me per costruire ciò che volevo e, per me, è questa la libertà.
Che tu sia una persona sedentaria o nomade sei tu che scegli di essere libero, la libertà deriva da un pensiero, come la felicità.
Come fai ad essere felice se hai pensieri negativi? Come fai ad essere libero se
pensi di essere in trappola nella tua stessa vita?
Non farti condizionare da niente e da nessuno, la cosa giusta per te la conosci solo tu e se inizi ad ascoltarti troverai la strada.
Chiunque tu sia, buon viaggio.
Chiara B
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